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<li><h4>Bioindicatore</h4><p>Un indicatore biologico è un organismo usato per valutare una variazione della qualità dell'ambiente a causa di uno stress naturale o antropico, poichè subisce anch’esso delle modifiche del proprio stato naturale, le quali possono essere rilevate per determinare le condizioni di salute dell'ambiente</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/indicatori-biologici'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Biomonitoraggio</h4><p>Il biomonitoraggio è uno strumento di ricerca scientifica usato per misurare l'esposizione umana e dell’ambiente a sostanze inquinanti e tossiche. E' un processo di raccolta dati che viene operato in un certo intervallo di tempo, proprio per registrare i cambiamenti che si possono verificare e la loro causa.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2021/eventi/geremia/11-reboa-unige.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Bombus terrestris</h4><p>Bombus terrestris è un insetto imenottero della famiglia Apidae. Presenta un’organizzazione eusociale della colonia in cui vi è una sovrapposizione di generazioni, una divisione del lavoro e una cura cooperativa della covata. Nella colonia vivono 3 caste distinte rappresentate da regina, maschi e operaie. Il ciclo delle colonie di questa specie è annuale e va da marzo ad ottobre. Bombus terrestris è la specie del genere Bombus più diffusa in Europa e viene anche impiegata nell’impollinazione del pomodoro in serra.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7'>https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7</a></small></li><li><h4>Cambiamenti climatici</h4><p>Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.</p><small><a target='_blank' href='https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/'>ONU</a></small></li><li><h4>Diapausa</h4><p>La diapausa è uno stato di dormienza stagionale adattato a periodi ricorrenti di condizioni ambientali avverse e innescato da fattori biotici e abiotici che precedono l'arrivo di tali condizioni.</p><small><a target='_blank' href='https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/eea.12753'>https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/eea.12753</a></small></li><li><h4>Eterostilia</h4><p>L'eterostilia è un sistema di riproduzione polimorfico che si è affermato come un valido sistema modello nella biologia evoluzionistica fin dal libro di Darwin "Le diverse forme di fiori su piante della stessa specie”. Consiste nell'esistenza di due o tre morfologie floreali ermafrodite in una popolazione, la cui caratteristica essenziale è una discreta differenziazione nelle altezze dello stigma e dell'antera.</p><small><a target='_blank' href='https://www.nature.com/articles/s41467-024-45118-0'>https://www.nature.com/articles/s41467-024-45118-0</a></small></li><li><h4>Eutrofizzazione</h4><p>Presenza di eccessive
quantità di nutrienti che possono dar luogo a fioriture algali abnormi con conseguenze negative per
l’intero ecosistema.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files/acqua/qualita-dei-laghi.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Evoluzione</h4><p>In biologia, è lo sviluppo progressivo e graduale degli organismi viventi nel corso del tempo, che conduce all'acquisizione di nuovi caratteri trasmessi ereditariamente e al passaggio da forme semplici e primitive a forme più elevate e complesse.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Habitat</h4><p>Insieme delle condizioni ambientali fisiche (ad esempio, luce e temperatura) e chimiche (ad esempio, concentrazione di sostanze nutritive) in cui un organismo cresce ed espleta le sue funzioni vitali. L'insieme degli organismi che popolano un habitat prende il nome di comunità.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinatori</h4><p>Gli impollinatori sono animali che, visitando i fiori, trasferiscono il polline da un fiore all'altro, consentendo la fecondazione delle piante. Questo processo è essenziale per la produzione di frutta e semi, fondamentali per la sicurezza alimentare e la sopravvivenza delle specie vegetali.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2020/pubblicazioni/quaderni/declino-impollinatori_quaderno-ispra_20maggio2.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinazione</h4><p>La riproduzione sessuale delle piante avviene mediante il trasferimento di polline, soprattutto mediante alcuni animali detti impollinatori.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Mallota fuciformis</h4><p>Mallota fuciformis è un dittero sirfide saproxilico presente in foreste di latifoglie mature. In fase larvale si nutre di legno morto, ma da adulto presenta una dieta a base di nettare. Rappresenta un esempio di mimetismo batesiano grazie al suo aspetto estremamente simile a quello di un bombo. Come tutti i sirfidi è considerato un ottimo bio-indicatore è un insetto impollinatore. Non si conosce ancora molto del ciclo di vita e delle abitudini di questa specie, dato il suo periodo di volo limitato a 2-3 settimane all’inizio della primavera, ma dalle osservazioni effettuate fino ad ora pare che sia molto selettiva rispetto alla scelta alimentare nutrendosi unicamente su fiori del genere Prunus.</p><small><a target='_blank' href='https://www.researchsquare.com/article/rs-1712529/v1'></a></small></li><li><h4>Microplastiche</h4><p>Le microplastiche sono il frutto del deterioramento della plastica dispersa nell'ambiente. Sono frammenti dalle dimensioni molto ridotte, facilmente ingeribili e penetrabili nelle cellule, dove possono espletare la loro potenziale azione dannosa. È nota la loro grande stabilità, che le rende degli inquinanti persistenti nell’ambiente per decenni.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Migrazione</h4><p>La migrazione è quello straordinario fenomeno biologico per cui una specie animale si muove da un’area geografica a un’altra, a volte addirittura da un continente all’altro, alla ricerca di migliori condizioni ambientali, climatiche o trofiche. </p><small><a target='_blank' href='https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/TAVOLO_8_MIGRAZIONI_completo.pdf'>MASE</a></small></li><li><h4>Osmia</h4><p>Osmia è un genere di apoidei appartenenti alla famiglia Megachilidae. Le api che ne fanno parte sono anche chiamate api muraiole perché costruiscono il nido all'interno di cavità preesistenti che rivesto con fango o materiali di origine vegetale. Sono animali solitari con cicli annuali, variabili a seconda delle specie. Osmia cornuta e Osmia bicornis sono due specie precoci nella stagione e molto diffuse in Europa: la prima compare tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo in concomitanza con la fioritura delle piante del genere Prunus, mentre la seconda tra marzo e aprile, quando fioriscono le querce (genere Quercus).</p><small><a target='_blank' href='https://www.beewatching.it/impollinatore/osmia/'></a></small></li><li><h4>Specie aliene</h4><p>Specie introdotte dall'uomo, accidentalmente o volontariamente, in un'area esterna all'areale naturale di distribuzione passato o presente.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Zone umide</h4><p>Una zona umida è un'area di terreno coperta dall'acqua o satura di acqua. L'acqua è spesso sotterranea e filtra da una falda acquifera o da una sorgente. L’acqua di una zona umida può provenire anche da un fiume o un lago vicino. L'acqua di mare può anche creare zone umide , soprattutto nelle zone costiere soggette a forti maree. Una zona umida è interamente ricoperta dall'acqua almeno per una parte dell'anno. La profondità e la durata di queste inondazioni stagionali variano. Le zone umide sono zone di transizione . Non sono né totalmente terrestri né totalmente sommersi; hanno caratteristiche di entrambi.</p><small><a target='_blank' href='https://education.nationalgeographic.org/resource/wetland/'>National Geographic</a></small></li>

<li><h4>Bioindicatore</h4><p>Un indicatore biologico è un organismo usato per valutare una variazione della qualità dell'ambiente a causa di uno stress naturale o antropico, poichè subisce anch’esso delle modifiche del proprio stato naturale, le quali possono essere rilevate per determinare le condizioni di salute dell'ambiente</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/indicatori-biologici'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Biomonitoraggio</h4><p>Il biomonitoraggio è uno strumento di ricerca scientifica usato per misurare l'esposizione umana e dell’ambiente a sostanze inquinanti e tossiche. E' un processo di raccolta dati che viene operato in un certo intervallo di tempo, proprio per registrare i cambiamenti che si possono verificare e la loro causa.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2021/eventi/geremia/11-reboa-unige.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Bombus terrestris</h4><p>Bombus terrestris è un insetto imenottero della famiglia Apidae. Presenta un’organizzazione eusociale della colonia in cui vi è una sovrapposizione di generazioni, una divisione del lavoro e una cura cooperativa della covata. Nella colonia vivono 3 caste distinte rappresentate da regina, maschi e operaie. Il ciclo delle colonie di questa specie è annuale e va da marzo ad ottobre. Bombus terrestris è la specie del genere Bombus più diffusa in Europa e viene anche impiegata nell’impollinazione del pomodoro in serra.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7'>https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7</a></small></li><li><h4>Cambiamenti climatici</h4><p>Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.</p><small><a target='_blank' href='https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/'>ONU</a></small></li><li><h4>Diapausa</h4><p>La diapausa è uno stato di dormienza stagionale adattato a periodi ricorrenti di condizioni ambientali avverse e innescato da fattori biotici e abiotici che precedono l'arrivo di tali condizioni.</p><small><a target='_blank' href='https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/eea.12753'></a></small></li><li><h4>Eterostilia</h4><p>L'eterostilia è un sistema di riproduzione polimorfico che si è affermato come un valido sistema modello nella biologia evoluzionistica fin dal libro di Darwin "Le diverse forme di fiori su piante della stessa specie”. Consiste nell'esistenza di due o tre morfologie floreali ermafrodite in una popolazione, la cui caratteristica essenziale è una discreta differenziazione nelle altezze dello stigma e dell'antera.</p><small><a target='_blank' href='https://www.nature.com/articles/s41467-024-45118-0'></a></small></li><li><h4>Eutrofizzazione</h4><p>Presenza di eccessive
quantità di nutrienti che possono dar luogo a fioriture algali abnormi con conseguenze negative per
l’intero ecosistema.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files/acqua/qualita-dei-laghi.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Evoluzione</h4><p>In biologia, è lo sviluppo progressivo e graduale degli organismi viventi nel corso del tempo, che conduce all'acquisizione di nuovi caratteri trasmessi ereditariamente e al passaggio da forme semplici e primitive a forme più elevate e complesse.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Habitat</h4><p>Insieme delle condizioni ambientali fisiche (ad esempio, luce e temperatura) e chimiche (ad esempio, concentrazione di sostanze nutritive) in cui un organismo cresce ed espleta le sue funzioni vitali. L'insieme degli organismi che popolano un habitat prende il nome di comunità.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinatori</h4><p>Gli impollinatori sono animali che, visitando i fiori, trasferiscono il polline da un fiore all'altro, consentendo la fecondazione delle piante. Questo processo è essenziale per la produzione di frutta e semi, fondamentali per la sicurezza alimentare e la sopravvivenza delle specie vegetali.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2020/pubblicazioni/quaderni/declino-impollinatori_quaderno-ispra_20maggio2.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinazione</h4><p>La riproduzione sessuale delle piante avviene mediante il trasferimento di polline, soprattutto mediante alcuni animali detti impollinatori.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Mallota fuciformis</h4><p>Mallota fuciformis è un dittero sirfide saproxilico presente in foreste di latifoglie mature. In fase larvale si nutre di legno morto, ma da adulto presenta una dieta a base di nettare. Rappresenta un esempio di mimetismo batesiano grazie al suo aspetto estremamente simile a quello di un bombo. Come tutti i sirfidi è considerato un ottimo bio-indicatore è un insetto impollinatore. Non si conosce ancora molto del ciclo di vita e delle abitudini di questa specie, dato il suo periodo di volo limitato a 2-3 settimane all’inizio della primavera, ma dalle osservazioni effettuate fino ad ora pare che sia molto selettiva rispetto alla scelta alimentare nutrendosi unicamente su fiori del genere Prunus.</p><small><a target='_blank' href='https://www.researchsquare.com/article/rs-1712529/v1'></a></small></li><li><h4>Microplastiche</h4><p>Le microplastiche sono il frutto del deterioramento della plastica dispersa nell'ambiente. Sono frammenti dalle dimensioni molto ridotte, facilmente ingeribili e penetrabili nelle cellule, dove possono espletare la loro potenziale azione dannosa. È nota la loro grande stabilità, che le rende degli inquinanti persistenti nell’ambiente per decenni.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Migrazione</h4><p>La migrazione è quello straordinario fenomeno biologico per cui una specie animale si muove da un’area geografica a un’altra, a volte addirittura da un continente all’altro, alla ricerca di migliori condizioni ambientali, climatiche o trofiche. </p><small><a target='_blank' href='https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/TAVOLO_8_MIGRAZIONI_completo.pdf'>MASE</a></small></li><li><h4>Osmia</h4><p>Osmia è un genere di apoidei appartenenti alla famiglia Megachilidae. Le api che ne fanno parte sono anche chiamate api muraiole perché costruiscono il nido all'interno di cavità preesistenti che rivesto con fango o materiali di origine vegetale. Sono animali solitari con cicli annuali, variabili a seconda delle specie. Osmia cornuta e Osmia bicornis sono due specie precoci nella stagione e molto diffuse in Europa: la prima compare tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo in concomitanza con la fioritura delle piante del genere Prunus, mentre la seconda tra marzo e aprile, quando fioriscono le querce (genere Quercus).</p><small><a target='_blank' href='https://www.beewatching.it/impollinatore/osmia/'></a></small></li><li><h4>Specie aliene</h4><p>Specie introdotte dall'uomo, accidentalmente o volontariamente, in un'area esterna all'areale naturale di distribuzione passato o presente.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Zone umide</h4><p>Una zona umida è un'area di terreno coperta dall'acqua o satura di acqua. L'acqua è spesso sotterranea e filtra da una falda acquifera o da una sorgente. L’acqua di una zona umida può provenire anche da un fiume o un lago vicino. L'acqua di mare può anche creare zone umide , soprattutto nelle zone costiere soggette a forti maree. Una zona umida è interamente ricoperta dall'acqua almeno per una parte dell'anno. La profondità e la durata di queste inondazioni stagionali variano. Le zone umide sono zone di transizione . Non sono né totalmente terrestri né totalmente sommersi; hanno caratteristiche di entrambi.</p><small><a target='_blank' href='https://education.nationalgeographic.org/resource/wetland/'>National Geographic</a></small></li>

<li><h4>Bioindicatore</h4><p>Un indicatore biologico è un organismo usato per valutare una variazione della qualità dell'ambiente a causa di uno stress naturale o antropico, poichè subisce anch’esso delle modifiche del proprio stato naturale, le quali possono essere rilevate per determinare le condizioni di salute dell'ambiente</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/indicatori-biologici'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Biomonitoraggio</h4><p>Il biomonitoraggio è uno strumento di ricerca scientifica usato per misurare l'esposizione umana e dell’ambiente a sostanze inquinanti e tossiche. E' un processo di raccolta dati che viene operato in un certo intervallo di tempo, proprio per registrare i cambiamenti che si possono verificare e la loro causa.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2021/eventi/geremia/11-reboa-unige.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Bombus terrestris</h4><p>Bombus terrestris è un insetto imenottero della famiglia Apidae. Presenta un’organizzazione eusociale della colonia in cui vi è una sovrapposizione di generazioni, una divisione del lavoro e una cura cooperativa della covata. Nella colonia vivono 3 caste distinte rappresentate da regina, maschi e operaie. Il ciclo delle colonie di questa specie è annuale e va da marzo ad ottobre. Bombus terrestris è la specie del genere Bombus più diffusa in Europa e viene anche impiegata nell’impollinazione del pomodoro in serra.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7'>https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7</a></small></li><li><h4>Cambiamenti climatici</h4><p>Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.</p><small><a target='_blank' href='https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/'>ONU</a></small></li><li><h4>Diapausa</h4><p>La diapausa è uno stato di dormienza stagionale adattato a periodi ricorrenti di condizioni ambientali avverse e innescato da fattori biotici e abiotici che precedono l'arrivo di tali condizioni.</p><small><a target='_blank' href='https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/eea.12753'></a></small></li><li><h4>Eterostilia</h4><p>L'eterostilia è un sistema di riproduzione polimorfico che si è affermato come un valido sistema modello nella biologia evoluzionistica fin dal libro di Darwin "Le diverse forme di fiori su piante della stessa specie”. Consiste nell'esistenza di due o tre morfologie floreali ermafrodite in una popolazione, la cui caratteristica essenziale è una discreta differenziazione nelle altezze dello stigma e dell'antera.</p><small><a target='_blank' href='https://www.nature.com/articles/s41467-024-45118-0'></a></small></li><li><h4>Eutrofizzazione</h4><p>Presenza di eccessive
quantità di nutrienti che possono dar luogo a fioriture algali abnormi con conseguenze negative per
l’intero ecosistema.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files/acqua/qualita-dei-laghi.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Evoluzione</h4><p>In biologia, è lo sviluppo progressivo e graduale degli organismi viventi nel corso del tempo, che conduce all'acquisizione di nuovi caratteri trasmessi ereditariamente e al passaggio da forme semplici e primitive a forme più elevate e complesse.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Habitat</h4><p>Insieme delle condizioni ambientali fisiche (ad esempio, luce e temperatura) e chimiche (ad esempio, concentrazione di sostanze nutritive) in cui un organismo cresce ed espleta le sue funzioni vitali. L'insieme degli organismi che popolano un habitat prende il nome di comunità.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinatori</h4><p>Gli impollinatori sono animali che, visitando i fiori, trasferiscono il polline da un fiore all'altro, consentendo la fecondazione delle piante. Questo processo è essenziale per la produzione di frutta e semi, fondamentali per la sicurezza alimentare e la sopravvivenza delle specie vegetali.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2020/pubblicazioni/quaderni/declino-impollinatori_quaderno-ispra_20maggio2.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Impollinazione</h4><p>La riproduzione sessuale delle piante avviene mediante il trasferimento di polline, soprattutto mediante alcuni animali detti impollinatori.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Mallota fuciformis</h4><p>Mallota fuciformis è un dittero sirfide saproxilico presente in foreste di latifoglie mature. In fase larvale si nutre di legno morto, ma da adulto presenta una dieta a base di nettare. Rappresenta un esempio di mimetismo batesiano grazie al suo aspetto estremamente simile a quello di un bombo. Come tutti i sirfidi è considerato un ottimo bio-indicatore è un insetto impollinatore. Non si conosce ancora molto del ciclo di vita e delle abitudini di questa specie, dato il suo periodo di volo limitato a 2-3 settimane all’inizio della primavera, ma dalle osservazioni effettuate fino ad ora pare che sia molto selettiva rispetto alla scelta alimentare nutrendosi unicamente su fiori del genere Prunus.</p><small><a target='_blank' href='https://www.researchsquare.com/article/rs-1712529/v1'></a></small></li><li><h4>Microplastiche</h4><p>Le microplastiche sono il frutto del deterioramento della plastica dispersa nell'ambiente. Sono frammenti dalle dimensioni molto ridotte, facilmente ingeribili e penetrabili nelle cellule, dove possono espletare la loro potenziale azione dannosa. È nota la loro grande stabilità, che le rende degli inquinanti persistenti nell’ambiente per decenni.</p><small><a target='_blank' href='https://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/acs.est.2c07733'></a></small></li><li><h4>Migrazione</h4><p>La migrazione è quello straordinario fenomeno biologico per cui una specie animale si muove da un’area geografica a un’altra, a volte addirittura da un continente all’altro, alla ricerca di migliori condizioni ambientali, climatiche o trofiche. </p><small><a target='_blank' href='https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/TAVOLO_8_MIGRAZIONI_completo.pdf'>MASE</a></small></li><li><h4>Osmia</h4><p>Osmia è un genere di apoidei appartenenti alla famiglia Megachilidae. Le api che ne fanno parte sono anche chiamate api muraiole perché costruiscono il nido all'interno di cavità preesistenti che rivesto con fango o materiali di origine vegetale. Sono animali solitari con cicli annuali, variabili a seconda delle specie. Osmia cornuta e Osmia bicornis sono due specie precoci nella stagione e molto diffuse in Europa: la prima compare tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo in concomitanza con la fioritura delle piante del genere Prunus, mentre la seconda tra marzo e aprile, quando fioriscono le querce (genere Quercus).</p><small><a target='_blank' href='https://www.beewatching.it/impollinatore/osmia/'></a></small></li><li><h4>Specie aliene</h4><p>Specie introdotte dall'uomo, accidentalmente o volontariamente, in un'area esterna all'areale naturale di distribuzione passato o presente.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Zone umide</h4><p>Una zona umida è un'area di terreno coperta dall'acqua o satura di acqua. L'acqua è spesso sotterranea e filtra da una falda acquifera o da una sorgente. L’acqua di una zona umida può provenire anche da un fiume o un lago vicino. L'acqua di mare può anche creare zone umide , soprattutto nelle zone costiere soggette a forti maree. Una zona umida è interamente ricoperta dall'acqua almeno per una parte dell'anno. La profondità e la durata di queste inondazioni stagionali variano. Le zone umide sono zone di transizione . Non sono né totalmente terrestri né totalmente sommersi; hanno caratteristiche di entrambi.</p><small><a target='_blank' href='https://education.nationalgeographic.org/resource/wetland/'>National Geographic</a></small>

<li><h4>Bioindicatore</h4><p>Un indicatore biologico è un organismo usato per valutare una variazione della qualità dell'ambiente a causa di uno stress naturale o antropico, poichè subisce anch’esso delle modifiche del proprio stato naturale, le quali possono essere rilevate per determinare le condizioni di salute dell'ambiente</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/indicatori-biologici'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Biomonitoraggio</h4><p>Il biomonitoraggio è uno strumento di ricerca scientifica usato per misurare l'esposizione umana e dell’ambiente a sostanze inquinanti e tossiche. E' un processo di raccolta dati che viene operato in un certo intervallo di tempo, proprio per registrare i cambiamenti che si possono verificare e la loro causa.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2021/eventi/geremia/11-reboa-unige.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Bombus terrestris</h4><p>Bombus terrestris è un insetto imenottero della famiglia Apidae. Presenta un’organizzazione eusociale della colonia in cui vi è una sovrapposizione di generazioni, una divisione del lavoro e una cura cooperativa della covata. Nella colonia vivono 3 caste distinte rappresentate da regina, maschi e operaie. Il ciclo delle colonie di questa specie è annuale e va da marzo ad ottobre. Bombus terrestris è la specie del genere Bombus più diffusa in Europa e viene anche impiegata nell’impollinazione del pomodoro in serra.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7'>https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7</a></small></li><li><h4>Cambiamenti climatici</h4><p>Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.</p><small><a target='_blank' href='https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/'>ONU</a></small></li><li><h4>Diapausa</h4><p>La diapausa è uno stato di dormienza stagionale adattato a periodi ricorrenti di condizioni ambientali avverse e innescato da fattori biotici e abiotici che precedono l'arrivo di tali condizioni.</p><small><a target='_blank' href='https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/eea.12753'></a></small></li><li><h4>Eterostilia</h4><p>L'eterostilia è un sistema di riproduzione polimorfico che si è affermato come un valido sistema modello nella biologia evoluzionistica fin dal libro di Darwin "Le diverse forme di fiori su piante della stessa specie”. Consiste nell'esistenza di due o tre morfologie floreali ermafrodite in una popolazione, la cui caratteristica essenziale è una discreta differenziazione nelle altezze dello stigma e dell'antera.</p><small><a target='_blank' href='https://www.nature.com/articles/s41467-024-45118-0'></a></small></li><li><h4>Eutrofizzazione</h4><p>Presenza di eccessive
quantità di nutrienti che possono dar luogo a fioriture algali abnormi con conseguenze negative per
l’intero ecosistema.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files/acqua/qualita-dei-laghi.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Evoluzione</h4><p>In biologia, è lo sviluppo progressivo e graduale degli organismi viventi nel corso del tempo, che conduce all'acquisizione di nuovi caratteri trasmessi ereditariamente e al passaggio da forme semplici e primitive a forme più elevate e complesse.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/glossario'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Mallota fuciformis</h4><p>Mallota fuciformis è un dittero sirfide saproxilico presente in foreste di latifoglie mature. In fase larvale si nutre di legno morto, ma da adulto presenta una dieta a base di nettare. Rappresenta un esempio di mimetismo batesiano grazie al suo aspetto estremamente simile a quello di un bombo. Come tutti i sirfidi è considerato un ottimo bio-indicatore è un insetto impollinatore. Non si conosce ancora molto del ciclo di vita e delle abitudini di questa specie, dato il suo periodo di volo limitato a 2-3 settimane all’inizio della primavera, ma dalle osservazioni effettuate fino ad ora pare che sia molto selettiva rispetto alla scelta alimentare nutrendosi unicamente su fiori del genere Prunus.</p><small><a target='_blank' href='https://www.researchsquare.com/article/rs-1712529/v1'></a></small></li><li><h4>Migrazione</h4><p>La migrazione è quello straordinario fenomeno biologico per cui una specie animale si muove da un’area geografica a un’altra, a volte addirittura da un continente all’altro, alla ricerca di migliori condizioni ambientali, climatiche o trofiche. </p><small><a target='_blank' href='https://www.mase.gov.it/sites/default/files/archivio/allegati/biodiversita/TAVOLO_8_MIGRAZIONI_completo.pdf'>MASE</a></small></li><li><h4>Osmia</h4><p>Osmia è un genere di apoidei appartenenti alla famiglia Megachilidae. Le api che ne fanno parte sono anche chiamate api muraiole perché costruiscono il nido all'interno di cavità preesistenti che rivesto con fango o materiali di origine vegetale. Sono animali solitari con cicli annuali, variabili a seconda delle specie. Osmia cornuta e Osmia bicornis sono due specie precoci nella stagione e molto diffuse in Europa: la prima compare tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo in concomitanza con la fioritura delle piante del genere Prunus, mentre la seconda tra marzo e aprile, quando fioriscono le querce (genere Quercus).</p><small><a target='_blank' href='https://www.beewatching.it/impollinatore/osmia/'></a></small></li><li><h4>Zone umide</h4><p>Una zona umida è un'area di terreno coperta dall'acqua o satura di acqua. L'acqua è spesso sotterranea e filtra da una falda acquifera o da una sorgente. L’acqua di una zona umida può provenire anche da un fiume o un lago vicino. L'acqua di mare può anche creare zone umide , soprattutto nelle zone costiere soggette a forti maree. Una zona umida è interamente ricoperta dall'acqua almeno per una parte dell'anno. La profondità e la durata di queste inondazioni stagionali variano. Le zone umide sono zone di transizione . Non sono né totalmente terrestri né totalmente sommersi; hanno caratteristiche di entrambi.</p><small><a target='_blank' href='https://education.nationalgeographic.org/resource/wetland/'>National Geographic</a></small>

<li><h4>Bioindicatore</h4><p>Un indicatore biologico è un organismo usato per valutare una variazione della qualità dell'ambiente a causa di uno stress naturale o antropico, poichè subisce anch’esso delle modifiche del proprio stato naturale, le quali possono essere rilevate per determinare le condizioni di salute dell'ambiente</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/indicatori-biologici'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Biomonitoraggio</h4><p>Il biomonitoraggio è uno strumento di ricerca scientifica usato per misurare l'esposizione umana e dell’ambiente a sostanze inquinanti e tossiche. E' un processo di raccolta dati che viene operato in un certo intervallo di tempo, proprio per registrare i cambiamenti che si possono verificare e la loro causa.</p><small><a target='_blank' href='https://www.isprambiente.gov.it/files2021/eventi/geremia/11-reboa-unige.pdf'>ISPRA</a></small></li><li><h4>Bombus terrestris</h4><p>Bombus terrestris è un insetto imenottero della famiglia Apidae. Presenta un’organizzazione eusociale della colonia in cui vi è una sovrapposizione di generazioni, una divisione del lavoro e una cura cooperativa della covata. Nella colonia vivono 3 caste distinte rappresentate da regina, maschi e operaie. Il ciclo delle colonie di questa specie è annuale e va da marzo ad ottobre. Bombus terrestris è la specie del genere Bombus più diffusa in Europa e viene anche impiegata nell’impollinazione del pomodoro in serra.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7'>https://link.springer.com/article/10.1007/s00040-008-0984-7</a></small></li><li><h4>Cambiamenti climatici</h4><p>Per “cambiamenti climatici” si intendono i cambiamenti a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici. Questi cambiamenti possono avvenire in maniera naturale, ad esempio tramite variazioni del ciclo solare. Tuttavia, a partire dal 19° secolo, le attività umane sono state il fattore principale all’origine dei cambiamenti climatici, imputabili essenzialmente alla combustione di combustibili fossili come il carbone, il petrolio e il gas. La combustione di combustibili fossili genera emissioni di gas a effetto serra che agiscono come una coltre avvolta intorno alla Terra, trattenendo il calore del sole e innalzando le temperature.</p><small><a target='_blank' href='https://unric.org/it/che-cosa-sono-i-cambiamenti-climatici/'>ONU</a></small>

<li><h4>Eusozialität</h4><p>Eusozialität ist die höchste Form von sozialer Organisation. Die Charakteristika, die sie bestimmen sind: kooperative Brutpflege, das Vorhandensein verschiedener Generationen von adulten Organismen innehalb einer Kolonie und die Aufteilung der Aufgaben in Brutpflege und Aufgaben die Unabhängig von der Brut sind. Die Arbeitsteilung hat zur Entwicklung von spezifischen Verhalten, je nach Gruppe geführt. Eusoziale Kolonien können als 'Superorganismus' angesehen werden.</p><small><a target='_blank' href='https://www.hup.harvard.edu/books/9780674021631'>https://www.hup.harvard.edu/books/9780674021631</a></small></li><li><h4>Habitat</h4><p>Habitat ist ein Begriff aus der Ökologie und beschriebt die physischen und biologischen Charakteristika und die Menge an Ressourcen die in einer abgegrenzten Gegend zur Verfügung stehen und das Überleben und Reproduktionsmöglichkeiten einer besteimmten Art unterstützen. Das Habitat einer Art ist somit als die Manifestaion einer für sie passenden ökologische Nische definiert. Somit ist 'Habitat' ein artspezifischer Begriff, und kein artenumfassendes Konzept wie beispielsweise 'Umwelt' oder 'Lebensraumtyp'.</p><small><a target='_blank' href='https://wildlife.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jwmg.21121'>https://wildlife.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jwmg.21121</a></small></li><li><h4>Insektensterben</h4><p>Weltweit sind inzwischen etwa 40% aller Insektenarten vom Aussterben bedroht. Hauptgründe sind neben dem Verlust von Lebensraum vor allem die Dezimierung von Insekten durch überbordende Pestizidnutzung, Licht- und Luftverschmutzung und die Ausbreitung invasiver Arten. Vom Rückgang betroffen sind aber nicht nur ausgestorbene oder stark bedrohte Arten. Auch weiter verbreitete Arten werden mengenmäßig immer weniger. Schätzungsweise ist in den letzten Jahrzehnten bis zu 76% aller Insekten-Biomasse verloren gegangen. Wird die Geschwindigkeit des Insektensterben nicht reduziert, so gehen jedes weitere Jahr weitere 2,5% an Biomasse aus Insekten verloren.</p><small><a target='_blank' href='https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7812858/'>https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7812858/</a></small></li><li><h4>Konnektivität</h4><p>Der Begriff der ökologischen Konnektivität stammt aus der Landschaftsökologie und beschreibt das Mass in welchem in einer Landschaft die Bewegung zwischen verschiedenen Ressourcen möglich oder nicht möglich ist. Gleichzeitig wird der Begriff verwendet, wenn es um die Ausdehnung einer Landschaft unabhängig von Wegen und ressourcenreicheren und -ärmeren Zonen geht. Mit Konnektivität werden sowohl strukturelle Eigenschaften (bspw. Grenzen oder räumliche Verbindungen) als auch funktionelle Eigenschaften (Bewegung von Tieren/Pflanzen über strukturelle Grenzen hinweg) einer Landschaft zusammengefasst. Während das Konzept aus der Ökologie auf strukturelle oder funktionelle eines ökologischen Raums verweist, so haben andere Wissenschaftler, wie bspw. Jacques Baudry, der Begriff aus geographischer Sicht erklärt - also die Konnektivität aus topografischer Sicht, weniger abhängig von ökologischen Prozessen.</p><small><a target='_blank' href='https://besjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1365-2435.12489'>https://besjournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/1365-2435.12489</a></small></li><li><h4>Solitärbiene</h4><p>Solitärbienen sind Bienen, die wie de Name schon sagt allein leben. Obwohl sie keinen Honig produzieren und keine Völker mit einer dezidierten Arbeitsteilung bilden, gibt doch viele Fälle in denen solitär lebende Bienen ihre Nester in Kongregationen anlegen und somit von einer sozialen Situation profitieren.</p><small><a target='_blank' href='https://hilgardia.ucanr.edu/Abstract/?a=hilg.v27n19p543'>https://hilgardia.ucanr.edu/Abstract/?a=hilg.v27n19p543</a></small></li><li><h4>Totholz</h4><p>Das Wort 'Totholz' beschreibt alle Arten von gefallenen Ästen, umgestürzten Bäumen oder zurückgelassenen Baumstümpfen in einem Wald oder auch jedem anderen Ökosystem. Für das Bestehen eines gesunden Waldökosystems, aber auch in Pärken, Gärten und allen anderen Ökosystemen das Bäume beinhaltet, ist die Anwesenheit von Totholz sehr wichtig, dass diese Nährstoffe für im Boden lebende Mikroorganismen bieten, die wiederum wichtig für die Bäume im gleichen Ökosystem sind. Zudem bieten sie Nährstoffe und Lebensraum für sehr viele Arten - Pilze, Mose, Flechten, Insekten, um nur einige zu nennen. Seit einigen Jahrzehnten werden im Forstwesen und auch in der Pflege öffentlicher Flächen auf das Belassen von Totholz geachtet und die Vorteile für das gesamte betroffene Ökosystem zu nutzen.</p><small><a target='_blank' href='https://meridian.allenpress.com/szf/article/155/2/31/143711/Wie-viel-Totholz-braucht-der-Wald-Dead-wood-in'>https://meridian.allenpress.com/szf/article/155/2/31/143711/Wie-viel-Totholz-braucht-der-Wald-Dead-wood-in</a></small></li><li><h4>Vogelsterben</h4><p>Vögel sind gute Indikatoren, wie es einem Ökosystem geht. Dies basiert auf dem Fakt, dass Vögel von diversen anderen Arten abhängig sind. Vor allem Vogelarten, die von der Ernährung ihrer Jungen mit Insektenlarven abhängig sind, reagieren stark auf den Rückgang von Insekten seit vielen Jahrzehnten. Von 1960 bis 2019 ist die Anzahl an Vogelindividuen in Deutschland um ca. 300 Millionen gesunken.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-017-1453-2'>https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-017-1453-2</a></small></li><li><h4>Waldökosystem</h4><p>Das Waldökosystem ist eine funktionelle Einheit von Pflanzen, Tieren, Mikroben und mehreren anderen Organismen, die miteinander interagieren und von einer abhängig sind. Alle Organismen eines Waldökosystems können auch anhand ihrer ökologischen Rolle klassifiziert werden, z.B. als Zersetzer, Nährstofflieferant oder –Nutzer. Abschnitte oder Teilökosysteme eines großen Waldökosystem, das selbst einen ganzen Wald umfasst, können so klein sein wie ein Ast, der Lebensraum für Mose, Insekten und mikroskopisch kleine Organismen bietet. Je grösser das Ökosystem gefasst ist, desto mehr Interaktionen und Abhängigkeiten existieren zwischen den einzelnen Organismen.</p><small><a target='_blank' href='https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-1-4615-6784-4_11'>https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-1-4615-6784-4_11</a></small></li>